IL DELTA, LA NOSTRA STORIA
La vicende che si intrecciano e concorrono alla nascita di questa azienda sono strettamente legate alla storia del territorio veneto e della famiglia di Paolo Zanellato. Dove vede le scelte di donne forti, farsi carico del destino di una famiglia fino ai nostri giorni.

La capostipite nonna Blandina, nata a Pila sul delta del Po, aprire, in questo luogo magico e sospeso nel tempo, la propria trattoria subito dopo la fine della guerra. Nella locanda “della Blandina”, nota in mezza Italia fra gli appassionati della caccia e della pesca, hanno soggiornato personaggi dello star system . Nel periodo della dolce vita, soggiornarono dalla Blandina a Pila, Roberto Rossellini per girare “Paisà”, Silvana Mangano per “Riso amaro” Sofia Loren per “La donna del fiume”. Allora Pila non si poteva mangiare che pesce del delta e riso, due piatti in cui “la Blandina” era insuperabile. Paolo nasce in questi scenari di insolito incanto, dove impara ad andare per mare su una piccola barca accompagnato sempre dal suo cane Totò e zia Triestina, seguito con quel tipico amore venato di quieta apprensione che solo i nonni sanno donare. Ed impara dalla Blandina il piacere di accogliere gente del cinema, pescatori, politici, e popolani, tutti come se fossero principi.
Destino di forte lavoro e ardente pazienza, accomunava le donne di quell’epoca a cui non era risparmiato alcun sacrificio. La loro più grande ricompensa era donare hai propri figli quei piccoli agi a cui loro non avevano potuto attingere.
Il delta del Po, soprattutto in quel epoca, era più che un luogo geografico: era un confine dove tutto poteva accadere. In questa incertezza data da una natura a volte matrigna che la solidarietà tra donne sopperiva alla mancanza di qualsiasi agio. Fu in questo contesto che quella che sarebbe diventata la mamma di Paolo imparò il mestiere, recandosi presso la locanda a offrire il proprio impiego a nonna Blandina. E’ proprio così che Blandina e Luigina divennero amiche e complici oltre che suocera e nuora.


Il sopravvenire dell’anemia mediterranea, malattia che colpiva le genti residenti in zone umide, costrinse Luigina con il marito Mirco e il giovane Paolo a trasferirsi nell’entroterra. Arrivati a Vicenza Luigina seguì il suo destino e mise in pratica quello che aveva appreso nell’ormai lontana locanda del delta. Avviò, assieme al fratello Saverio e Mariangela e con l’aiuto del marito e del giovane Paolo, quella che diventerà la famosa trattoria Pontealto, punto di riferimento per chiunque fosse alla ricerca di un gustoso pasto ma soprattutto di un sorriso semplice e sincero di persone accolte in luogo straniero.
Con grande sorpresa di tutti, in quel periodo, il marito Mirco venuto in possesso di una rudimentale trancia e una macchina da cucire per pellami, cominciò a produrre piccoli oggetti in pelle e con impegno e perspicacia un vero e proprio laboratorio artigianale. Paolo si divertiva a dividersi tra gli avventori della locanda ed aiutare il papà con la nuova attività. Fu proprio così che Paolo mettendo a frutto esperienze così diverse affinò quell’arte di saper comunicare oltre le parole, sapendo condensare nelle sue creazioni quella perspicacia del papà e la solida praticità delle donne della sua vita.
Sentendo così forte l’attaccamento a questa terra non terra, cresciuto in questo luogo del cuore dove i confini tra terra e acqua, fiume e mare obbligano le persone all’adattamento continuo. Paolo, come le persone di quei luoghi ha sviluppato quel tipico carattere volitivo di chi è abituato a confrontarsi con realtà mutevoli. Ed è per questo che la sua azienda si chiama BORDERLINE, in onore del suo amato DELTA.Destino di forte lavoro e ardente pazienza, accomunava le donne di quell’epoca a cui non era risparmiato alcun sacrificio. La loro più grande ricompensa era donare hai propri figli quei piccoli agi a cui loro non avevano potuto attingere.
Il delta del Po, soprattutto in quel epoca, era più che un luogo geografico: era un confine dove tutto poteva accadere. In questa incertezza data da una natura a volte matrigna che la solidarietà tra donne sopperiva alla mancanza di qualsiasi agio.
Fu in questo contesto che quella che sarebbe diventata la mamma di Paolo imparò il mestiere, recandosi presso la locanda a offrire il proprio impiego a nonna Blandina. E’ proprio così che Blandina e Luigina divennero amiche e complici oltre che suocera e nuora.